Il petroliere (There will be blood) - Frame del film
By Federico Verrengia / Aggiornato un giorno fa / Sceneggiatura

Sceneggiatura Il petroliere (2007): Pagina uno

Il petroliere (There will be blood) è un film del 2007 scritto e diretto da Paul Thomas Anderson, liberamente ispirato al romanzo Oil! di Upton Sinclair.

Prima di inoltrarmi nella breve analisi di pagina uno, vale la pena spendere due parole su quella che è forse una delle aperture più potenti e radicali del cinema americano moderno.

PTA ci porta nel cuore dell’America di fine Ottocento, quando la corsa all’oro e al petrolio era sinonimo di sopravvivenza, ambizione e follia. Ma non lo fa attraverso il dialogo o la parola: ci porta dentro la terra, dentro la fatica, dentro il rumore metallico della piccozza che scava.

Clicca qui sotto per il download della sceneggiatura completa di Il petroliere (There will be blood).

NOTA BENE: L'UTILIZZO DEL CONTENUTO È PUBBLICATO A SCOPO PRETTAMENTE INFORMATIVO ED EDUCATIVO.

Sceneggiatura completa Il petroliere

Logline

Alla fine dell’Ottocento, un minatore solitario cerca fortuna scavando nel deserto del New Mexico. La sua fame di successo lo porterà a diventare uno spietato magnate del petrolio.

Pagina uno

Sceneggiatura Il petroliere (There will be blood): Pagina uno

La prima immagine

OVER EXTERIOR SHOT OF HUGE MOUNTAINS IN THE B.G., PURE DESERT IN THE F.G. MUSIC BUILDS FROM SMALL TO LOUD, VIOLENT CRESCENDO, THEN OUT.

La sceneggiatura si apre con un’immagine visiva totale: deserto e montagna, natura e isolamento. Nessuna parola, solo suono e ambiente. PTA ci introduce in un mondo ostile, primordiale, dove l’uomo è minuscolo di fronte all’immensità della terra.

È un inizio fisico, non verbale che imposta da subito il tono del film: l’inquietudine, la violenza e la tensione interna che accompagneranno ogni azione di Daniel Plainview.

Subito dopo, la macchina da presa “guarda” un uomo che scava. Daniel Plainview, solo nel deserto, sotto un caldo terrificante, con una piccozza in mano.
Zero dialoghi, zero spiegazioni, solo azione pura.

È così che si scrive cinema: non raccontando chi è, ma mostrandolo.
Plainview non parla, ma tutto quello che serve sapere su di lui è già lì: ostinazione, fatica, volontà cieca. L’uomo contro la terra.

PTA costruisce l’identità del suo protagonista attraverso il gesto. Non serve dire “Daniel è un uomo ambizioso”. Lo capiamo da come continua a scavare, anche quando il calore è insopportabile.

Il linguaggio registico

Nella pagina, PTA indica con precisione angolazioni e movimenti di macchina: “CAMERA looks up…”, “ANGLE, BEHIND THE MAN…”, “FRONT ANGLE. CU. DANIEL’S FACE.”

È un linguaggio registico che uno sceneggiatore esordiente dovrebbe evitare, ma che in questo caso Anderson può permettersi perché scrive per sé stesso. Sa già che dirigerà il film e utilizza la sceneggiatura come partitura visiva.

Per un aspirante sceneggiatore, la lezione è chiara: non serve scrivere dove metti la camera, ma creare immagini così forti da farla immaginare da sola.

Versione del film

Autore dell'articolo
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Federico Verrengia

Una storia inizia con un’idea, piccola ma potente, capace di crescere e prendere vita. Così è iniziato il mio percorso verso il cinema e il mestiere dello sceneggiatore, e ho voluto fondare Pictures Writers per rendere il tuo più semplice.