Sceneggiatura I due papi - Pagina uno: Frame del film
By Lorenzo Carapezzi / Aggiornato 2 giorni fa / Sceneggiatura

Sceneggiatura I due Papi (2019): Pagina uno

I due Papi (The Two Popes) è un film del 2019 scritto da Anthony McCarten e diretto da Fernando Meirelles.

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Giornalista e drammaturgo neozelandese, Anthony McCarten è noto per la sua abilità nel raccontare storie di grandi figure che hanno lasciato un segno indelebile nella storia. Ha scritto sceneggiature biografiche di personaggi straordinari che si sono distinti in ambiti molto diversi: dalla fisica con Stephen Hawking ne La teoria del tutto (The Theory of Everything, 2014), alla musica con Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody (2018), passando per la politica e la geopolitica del periodo bellico con Winston Churchill ne L'ora più buia (Darkest Hour, 2017), fino ad arrivare alla potenza vocale e alla fragilità umana di Whitney Houston in Whitney - Una voce diventata leggenda (I Wanna Dance with Somebody, 2022).

McCarten è affascinato da questi personaggi perché, pur essendo diventati icone universali, sono prima di tutto esseri umani complessi, pieni di contraddizioni, desideri, debolezze e sogni. Ciò che lo attira non è soltanto il successo che hanno raggiunto, ma il viaggio interiore che li ha portati a diventare ciò che sono: le sfide personali, le sofferenze taciute, le vittorie intime. Le sue sceneggiature cercano di svelare l'anima dietro il mito, restituendo al pubblico non solo un ritratto realistico e toccante, ma anche profondamente empatico.

Per McCarten, il biopic è un’occasione per esplorare i limiti dell’essere umano di fronte all’eccezionalità, e per raccontare come la grandezza spesso conviva con la fragilità.

Logline

Quando il potere incontra l’umiltà, due visioni opposte del mondo si sfidano in un dialogo intimo che cambierà il volto della Chiesa per sempre.

Pagina uno

Sceneggiatura I due papi: Pagina uno

La prima immagine

Quando si parla di film su figure religiose, l’immaginario collettivo si aspetta solennità, riti, ori vaticani e incenso. Ma la prima scena apre con un tono sorprendentemente diverso. Nessun Vaticano, nessuna tonaca sfarzosa. Solo un uomo, un telefono e una prenotazione aerea che non vuole andare a buon fine.

La prima scena del film è semplice, quasi banale: Bergoglio cerca di prenotare un volo per Lampedusa. Lo fa come un comune cittadino, parlando con un operatore che non ha idea di chi sia e che non gli offre alcun trattamento di favore. Lo spettatore si trova catapultato in un contesto domestico, quotidiano, lontano dalla sacralità spesso associata alla figura papale. Eppure, questa apertura apparentemente secondaria è, in realtà, un manifesto.

In pochi minuti, il film ci racconta tutto quello che dobbiamo sapere su Bergoglio: è umile, diretto, senza pretese. Non si appoggia al suo titolo ecclesiastico per ottenere benefici. Al contrario, insiste nel voler fare tutto come una persona normale. In un mondo dominato dalla visibilità e dal potere, Bergoglio emerge subito come una figura controcorrente, un cardinale che si comporta da pastore, non da principe della Chiesa.

La meta del viaggio non è casuale: Lampedusa, isola simbolo della crisi migratoria, teatro di sbarchi e tragedie umane. Fin dall’inizio, il film lega Bergoglio ai temi della sofferenza e della giustizia sociale. A differenza della Chiesa autoreferenziale e spesso distante, qui vediamo un uomo di fede che cerca di andare "verso gli ultimi".

Un altro tratto distintivo di questa scena è il tono ironico e leggero. Il film gioca con il contrasto tra la figura pubblica del cardinale e la normalità del suo comportamento. Questo umorismo garbato e intelligente è uno dei fili conduttori della pellicola, usato per abbattere la distanza tra lo spettatore e i protagonisti. I due papi, alla fine, sono due uomini: fallibili, insicuri, ma profondamente umani.

Versione del film

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Lorenzo Carapezzi

La scrittura è al centro della mia vita professionale. Creo storie originali e insegno sceneggiatura a giovani talenti, aiutandoli a trasformare idee in trame e personaggi memorabili. Per me, la sceneggiatura è un'arte e una passione quotidiana.