Come autore di una sceneggiatura, un romanzo o semplicemente un racconto fatto ad un amico, sei tu il creatore e di conseguenza hai il potere di piegare come preferisci un elemento fondamentale: il tempo.
Nella trama di ogni storia si nascondono due percorsi: uno lineare che procede dritto attraverso il tempo, e un altro che si intreccia, mescolando ritmo ed effetto sorpresa.
È un gioco sottile tra un ordine cronologico dei fatti e un ordine narrativo.
Ed è proprio questo che spesso è un motore di incomprensione e confusione per giovani aspiranti scrittori.
L'obiettivo di questo articolo è proprio questo, sciogliere dubbi relativi a fabula e intreccio mostrandone le differenze e chiarificandone il significato tramite vari esempi.
Cos'è la fabula e cos'è l'intreccio?
La fabula è la sequenza degli eventi di una storia in ordine temporale e cronologico. L'intreccio, al contrario, è la sequenza degli eventi di una storia in ordine narrativo, come l'autore ha deciso di narrarli.
Fabula e intreccio possono coincidere, e questa accade quando l'ordine degli eventi è il medesimo. La storia viene raccontata per come è.
Quando uno sceneggiatore decide di intrecciare gli eventi, ecco che dà vita ad una trama che si discosta dalla storia, e crea una netta differenza tra fabula e intreccio.
Ma in che modo l'autore può alterare la disposizione degli eventi? Lo può fare attraverso tre tecniche narrative:
- Analessi (flashback)
- Prolessi (flashforward)
- Narrazione frammentata o struttura a episodi non lineari
Cos'è l'analessi e cos'è la prolessi?
L'analessi è una tecnica narrativa che permette di raccontare eventi accaduti nel passato rispetto al tempo attuale della storia. Al contrario, la prolessi è una tecnica narrativa che permette di raccontare eventi che accadranno successivamente al tempo attuale della storia.
L'analessi esplora il passato e la prolessi il futuro ma questi procedimenti narrativi hanno comunque qualcosa in comune fra loro. Entrambi sono relativi al tempo attuale della narrazione.
Struttura a episodi non lineare
In questa tipologia di trama, gli eventi vanno avanti e indietro e sono completamente slegati dal tempo attuale. In questi casi non è chiaro quale sia il presente narrativo.
Gli episodi sono narrativamente collegati fra di loro ma non c'è una chiara transizione come invece accade per le tecniche precedenti.
Fabula e intreccio: Esempi
Forrest Gump (1994)
Un ottimo esempio di analessi lo troviamo in Forrest Gump. Il film si apre in medias res (nel mezzo dei fatti), Forrest siede su una panchina e attraversi incontri casuali racconterà parte della sua storia e di quella americana.
Subito dopo, infatti, lo spettatore viene catapultato indietro nel tempo dove seguirà la vita del protagonista.
Il film effettua vari salti tra presente e passato finché, verso la fine, i flashback non finiscono e seguiamo la vita attuale di Forrest. Storia e trama, fabula e intreccio coincideranno fino alla fine.
Arrival (2016)
È più raro trovare riferimenti cinematografici, ma anche letterari, relativi la tecnica della prolessi. Questo perché è più difficile raccontare eventi che accadranno dopo il tempo attuale della narrazione pur mantenendo alta la curiosità del pubblico.
Un esempio lo troviamo nel film fantascientifico Arrival, quando la protagonista ha delle visioni di ciò che accadrà nel suo futuro.
Pulp Fiction (1994)
Ci sono poi situazioni in cui l'autore non definisce il tempo della narrazione ma ci presenta la storia in maniera non lineare suddivisa in più episodi. Di conseguenza non possiamo affermare se si tratti di flashback o flashforward. La struttura della sceneggaitrua è semplicemente frammentata.
Anche in questo caso abbiamo un'apertura in medias res e poi si muove avanti e indietro lungo la storia per poi ricongiungersi sul finale nello stesso tempo narrativo dell'inizio.
È vero, si potrebbe prendere come riferimento la scena della colazione indicandolo come presente narrativo, e considerare i salti indietro come analessi e i salti in avanti come prolessi. Non lo riterrei sbagliato, ma preferisco attribuire a questi casi il nome di struttura non lineare a episodi.
Perché intrecciare la storia?
Alterare il tempo di una storia significa mostrarla in un ordine innaturale allo spettatore, che di conseguenza avrà una percezione emozionale diversa.
Un autore dovrebbe sempre chiedersi: Cosa voglio comunicare? Quali emozioni voglio suscitare? Quale è il miglior modo per farlo?
Vediamo le situazioni più importanti in cui vengono spesso utilizzate queste tecniche narrative.
Creare mistero e suspense
Nel genere del giallo investigativo è ricorrente la dinamica in cui la storia si apre con un omicidio e nel finale del film viene mostrato con un flashback come e perché sia avvenuto.
Catturare l'attenzione del pubblico
Una modalità per riuscire in questo è quando si svela il finale o un momento cruciale all’inizio della storia (come in Carlito's Way), il pubblico resta incuriosito e vuole scoprire come i personaggi sono arrivati a quel punto.
In questo caso si parla di prolessi poiché a parte l'inizio, il film mantiene un unico tempo narrativo per tutto il suo corso.
Aggiungere profondità ai personaggi
Film come Il padrino - Parte 2 sono emblematici in questo. La narrazione alterna il presente di Michael Corleone con il passato del padre Vito aggiungendo profondità alla famiglia Corleone mostrandoci l'avvicinamento alla criminalità.
Conclusioni
In questo articolo ti ho spiegato le differenze tra fabula e intreccio, l'utilizzo di analessi, prolessi e struttura frammentata e il perché intrecciare una storia.
Questo non vuol dire che bisogna sempre sdoppiare storia e trama, anzi, la maggior parte delle volte una narrazione lineare è la strada migliore da perseguire.
Al giorno d'oggi è facile utilizzare concetti diversi per tanti motivi. Si vuole essere originali, si vuole inseguire il feticismo dell'estetica, in realtà viene sempre meno il vero compito di ogni sceneggiatore. Scrivere con significato.