Cont'd e More: Significato e utilizzo in sceneggiatura
By Federico Verrengia / Aggiornato circa 2 mesi fa / Sceneggiatura

CONT'D e MORE: Significato e utilizzo in sceneggiatura

Tra i vari elementi della formattazione di una sceneggiatura sono presenti anche le abbreviazioni Cont'd e More, due transizioni di dialogo che evidenziano la continuazione del discorso di un personaggio.

In quest'articolo andremo a vedere cosa sono Cont'd e More e perché vengono utilizzati anche tramite l'aiuto di alcuni esempi.

Che cosa significa e quando usare CONT'D?

I nostri amici oltreoceano fanno rientrare queste due abbreviazioni sotto il gruppo di elementi chiamati parentheticals, ovvero parentesi. Perché? Perché vengono scritte tra parentesi subito prima o subito dopo un dialogo.

CONT'D è l'abbreviazione di continued - in italiano "continua" - e si usa in sceneggiatura per indicare che un personaggio continua a parlare senza interruzioni in una scena successiva o dopo una descrizione d'azione.

Questa è la definizione, ma vediamo subito un esempio preso dalla sceneggiatura di The Social Network di Aron Sorkin.

Dialogo interrotto da un'azione

CONT'D viene scritto tra parentesi e subito dopo il nome del personaggio che sta continuando il dialogo.

Cont'd: Significato e quando usarlo in sceneggiatura

In questo esempio molto semplice si nota che durante un dialogo molto serrato e veloce, questo viene spezzato con l'azione "Erica stares at him..." (Erica lo fissa...).

Il discorso di Mark però non viene interrotto ma subisce subito una lieve pausa per le forti parole appena dette. Infatti per smorzare la tensione, nello stesso momento in cui Erica lo fissa, prova a cambiare discorso.

Niente di più semplice.

Dialogo tra scene continue

Voglio farti un altro esempio. Due personaggi hanno un dialogo mentre vanno verso l'uscita di un edificio. In questo caso si ha un cambiamento dello spazio e in sceneggiatura si traduce in una nuova scena con una nuova intestazione.

Uno dei due personaggi parla durante il tragitto e continua senza interruzione nel momento in cui varca l'uscita e fuori dall'edificio.

La nuova scena inizierà con il dialogo dello stesso personaggio e il CONT'D tra parentesi accanto al suo nome per far capire che non c'è stata interruzione.

Cosa significa e quando usare MORE?

L'abbreviazione MORE - in italiano "ancora" - in realtà è molto più semplice e il suo significato è in realtà più tecnico.

MORE in sceneggiatura significa che il dialogo continua senza interruzioni alla pagina successiva. Si posiziona in basso, sotto al dialogo segnalando al lettore che la battuta prosegue.

È importante ricordare che alla pagina successiva ci sarà subito l'intestazione del personaggio che sta parlando seguito dalla parentesi CONT'D.

Cont'd e More: Quando utilizzarli insieme in sceneggiatura

Di fatto è buona norma tenere a mente le seguenti regole:

  • CONT'D può esistere senza MORE
  • MORE sarà sempre seguito da una nuova intestazione con la parentesi CONT'D

Software di sceneggiatura

Detto questo, ai giorni nostri, la maggior parte degli sceneggiatori utilizza software di sceneggiatura che propongono in automatico queste due abbreviazioni laddove servono.

Però, se ancora utilizzi per qualsiasi motivo un programma come Microsoft Word (cosa che ti sconsiglio vivamente), bisogna ricordarsi e formattare correttamente queste due abbreviazioni.

Conclusioni

Una sceneggiatura è sia narrazione, sia un documento tecnico di lavoro. Queste due funzioni coesistono e meritano entrambe la giusta attenzione.

Sebbene sia importante lasciare che un attore o un'attrice facciano proprio un dialogo, è anche giusto, di tanto in tanto, dare queste indicazioni.

Se sei ancora un principiante e cerchi altre informazioni utili ti consiglio di leggere l'articolo sulla formattazione di una sceneggiatura.

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Federico Verrengia

Prima di tutto sogno. Riporto tutto su carta. Riporto tutto sullo schermo.