Come scrivere una sceneggiatura - Una donna scrive una sceneggiatura
By Federico Verrengia / Aggiornato 2 mesi fa / Sceneggiatura

Come scrivere una sceneggiatura

Se sei un appassionato di cinema o hai deciso di diventare uno sceneggiatore cinematografico, ti starai chiedendo: come si scrive una sceneggiatura cinematografica?

Ti devo mettere in guardia, scrivere per il cinema non è facile. Sapere cosa è una sceneggiatura non basta. Ma ancora più difficile è sapere da dove iniziare.

Quando decidi di fare un viaggio in un luogo dove non sei mai stato, prima di partire devi organizzare il percorso. In questo articolo ti parlerò proprio di questo.

Voglio sottolineare che questo è il processo che mi sono modellato io durante le mie esperienze, sceneggiatura dopo sceneggiatura. Non è detto che sia il migliore e sicuramente con il tempo riuscirai a costruire quello giusto per te.

Quello di cui sono sicuro è che partire da una base è un ottimo modo per cominciare.

Scrivere una sceneggiatura è una ricerca continua, non esiste un punto di arrivo, il duro lavoro sarà il tuo più caro amico.

Per semplificarti la vita ti elencherò gli 11 step essenziali:

Step 1 - L’idea

Forse hai deciso di scrivere una sceneggiatura perché hai avuto un’idea brillante da trasformare in una splendida storia.

O forse, ancora non hai un’idea e, scusami il gioco di parole, non hai idea di come trovarla. Magari hai qualcosa in mente ancora da definire.

Non voglio metterti ansia, ma l’idea è sicuramente un punto cruciale.

Come scrivere una sceneggiatura - L'idea

Cos’è l’idea?

Negli Stati Uniti dicono: Concept is everything - Il concetto è tutto.

Sì, sono abbastanza d’accordo. È l’idea che vende, o, se vuoi vederla in maniera meno capitalista, è l’idea che cattura la figura per te più importante: lo spettatore.

Ma che cosa vuol dire idea? Ti darò la mia versione di che cos’è un'idea in ambito narrativo:

Un’idea è una visione, un concetto, la base allo stato grezzo di qualcosa che deve essere modellata per trasformarsi in una storia.

Nella tua testa potresti pensare, “Voglio raccontare un grande amore”, non è forse un’idea? È vero è la cosa più generale del mondo e non c’è niente di definito. Tuttavia da un pensiero così è nato “Romeo e Giulietta”.

Uno dei modi per trovare un’idea è chiamato in inglese il metodo “What If…”.

SCOPRI DI PIÙ: 21 idee per sceneggiature di cortometraggio.

Secondo un aneddoto, Jim V. Hart - sceneggiatore di Hook - Capitan uncino di Spielberg - trovò l’idea grazie a questo metodo. Infatti un bel giorno il figlio gli chiese: “Cosa succederebbe se Peter Pan crescesse?”.

Un’idea può essere tutto proprio perché un’idea non è niente. È semplicemente la scintilla che sveglia la tua creatività per poter costruire la tua storia.

Step 2 - La premessa

Diciamo che hai avuto una buona idea o vuoi raccontare un tema particolare. Non voglio rovinarti la giornata ma ora comincia il difficile.

Ti ricordo che un’idea deve essere modellata per trasformarsi in qualcos’altro. È la premessa.

Altri la chiamano con altre parole ma diversificare - soprattutto inizialmente - può mandarti in confusione. Un altro termine che più si avvicina è logline.

Cos’è la premessa?

La premessa è il concetto centrale della storia espresso in parole semplici. Una buona premessa racconterà l’essenza della storia in una frase o due.

Voglio semplificare ulteriormente questa definizione.

La premessa è lo scopo della storia.

Niente di più semplice vero? Se non lo è allora poniti queste domande.

Perché voglio raccontare questa storia? Cosa voglio dimostrare? Qual’è il motivo che mi porta a scrivere dalla prima parola fino al fade out?

Vediamo subito un esempio:

Un giovane bidello del M.I.T. ha un dono per la matematica ma quando viene arrestato per aggressione ha bisogno dell'aiuto di uno psicologo per trovare una direzione nella sua vita. (Will Hunting - Genio Ribelle)

Una frase per conoscere tutto. La premessa è il motore pulsante di tutto il processo narrativo.

Deve diventare il tuo mantra, ogni elemento della storia deve esistere in funzione della premessa.

Quali elementi deve avere la premessa?

In linea generale una buona premessa deve sempre comprendere questi elementi:

  • Il protagonista. È necessaria una breve ma netta descrizione del personaggio principale come, “Un giovane bidello genio della matematica”.
  • L’obiettivo da raggiungere. Una solida premessa dovrà sempre includere il desiderio o il bisogno del protagonista.
  • Il conflitto. Quali sono gli ostacoli o le barriere da affrontare per raggiungere l’obiettivo?

Ricorda, non ci sono regole per scrivere una sceneggiatura perfetta, ma avere una solida premessa ti aiuterà sempre a rimanere sulla strada giusta.

Quando dovresti scrivere la tua premessa?

Ci sono varie opinioni diverse sull’argomento. 

C’è chi comincia a scrivere un soggetto di getto basandosi su istinto e improvvisazione. Può funzionare ma prima o poi ci si blocca, si fanno i conti con la premessa e si aggiusta quanto scritto.

Nella mia esperienza trovo più funzionale scriverla fin dall’inizio. In questo modo sarà la bussola che mi aiuterà ad orientarmi lungo il cammino.

Come scrivere una sceneggiatura - Il personaggio

Step 3 - I personaggi

La storia è il personaggio. Il personaggio è la storia.

Siamo già al punto 3 e ancora non hai scritto una parola della tua sceneggiatura.

Lo so, può sembrare scoraggiante. La strada è lunga e tortuosa. Ma se ci rifletti bene arrivati a questo punto hai già fatto moltissimo.

Hai avuto un’idea brillante. L’hai metabolizzata e trasformata in una splendida premessa. Hai un protagonista, un obiettivo e un conflitto.

Non ti resta altro che sviluppare i tuoi personaggi.

Storia o personaggio?

Si potrebbe aprire un dibattito intramontabile per spiegare la connessione tra una storia e il suo protagonista.

C’è chi afferma che la prima sia più importante della seconda e viceversa.

Io sono dell’idea che quando due cose sono così strettamente relazionate fra loro, non ha molta importanza concentrarsi più sull’una o l’altra.

Nel suo libro, Screenplay, Syd Field dice:

Le sceneggiature di solito parlano di un incidente scatenante e la storia è il personaggio che agisce e reagisce ad esso.

E continua scrivendo ripetutamente, Know your character - Conosci il tuo personaggio.

Per poter affrontare la scrittura della sceneggiatura devi conoscere i tuoi personaggi e in special modo, il protagonista.

Come si sviluppa un personaggio?

Ci sono vari metodi, io solitamente comincio scrivendo la biografia del personaggio.

Tutti gli eventi da quando è nato a quando la storia comincia. Probabilmente di tutto questo non andrà niente all’interno della sceneggiatura. O almeno non direttamente.

Un personaggio è frutto degli eventi e delle relazioni che ha vissuto dal suo concepimento in poi.

Perché è estroverso? Perché è un assassino? Perché ha un tic all’occhio? Perché tutte le sue storie d’amore non durano più di un mese?

Quando il tuo personaggio prende delle decisioni, queste derivano dalla sua formazione.

La biografia del protagonista non deve essere casuale, questo perché deve portare naturalmente al suo fatal flaw.

Un personaggio deve essere tridimensionale

Forse hai già sentito parlare di questo concetto ma ti sembrava solo una frase fatta.

Non è così.

Ne, L’arte della scrittura drammaturgica, Lajos Egri identifica le tre dimensioni in: fisiologia, sociologia, psicologia.

Fisiologia

La prima dimensione è tutto ciò che riguarda la fisicità del personaggio.

Un bambino nasce con una malformazione cardiaca che gli nega la possibilità di fare attività sportive. Pensi che questo influenzerà la sua vita? Decisamente sì.

Sociologia

Un ragazzo viene abbandonato in un tempio buddista tibetano e cresciuto dai monaci. Un altro cresce nella caotica New York.

Due esperienze di vita totalmente differenti che si ripercuoteranno nella formazione del carattere con effetti diversi.

Psicologia

La terza dimensione è il risultato delle altre due. È come il tuo io è stato influenzato dall’aspetto fisiologico e sociologico.

Un bambino perde la madre quando è ancora troppo piccolo e il padre disperato affonda la sua tristezza nell’alcol. Vive in povertà e i suoi unici amici sono delinquenti di periferia. Penso che sia molto più plausibile che diventi un ladro che un santo.

Se nella premessa è sufficiente un aggettivo o due per descrivere il protagonista, quando lo sviluppi è solo la superficie.

Un uomo violento non è reale fin quando non sai perché è diventato violento.

Quindi spero che ora sia chiaro: Conosci il tuo personaggio.

Il protagonista

Il protagonista è il centro della tua storia e il personaggio che persegue l'obiettivo principale.

Per assicurarti di aver scritto un buon protagonista accertati che assolva questi compiti:

  • Reagisce al conflitto della premessa.
  • È il perno centrale su cui gira la storia e la trama.
  • Ha un arco di trasformazione durante la storia.

L'antagonista

L'antagonista è ciò che si oppone all'obiettivo del protagonista generando quindi il conflitto.

Ciò che si oppone perché l'antagonista non è necessariamente un personaggio.

Può essere rappresentato dal protagonista stesso generando un conflitto interiore, come può essere una forza naturale, vedi i film catastrofici.

Personaggi secondari

Sebbene io abbia parlato maggiormente del protagonista, questo discorso vale per tutti gli altri.

I personaggi secondari, o di supporto, sebbene non interagiscono direttamente con la storia e il conflitto centrale, possono servire per molti scopi.

Ti elenco alcuni di questi:

  • Sostenere il protagonista.
  • Contrastare il protagonista.
  • Informare il protagonista.
  • Mettere in relazioni altri personaggi.
  • Spezzare il ritmo della storia.
  • Collegare i plot point.

Quando sviluppi un personaggio di supporto non devi necessariamente approfondirlo come il protagonista.

È comunque buona norma scrivere qualche riga per ogni personaggio.

Ricordati sempre che ognuno di loro deve risultare credibile all'interno dell'universo narrativo che andrai a creare.

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Feedback gratuito sulla prima pagina

Hai finito di scrivere la tua ultima sceneggiatura e stai cercando un feedback?

Lo sai che la prima pagina è la più importante?

È probabilmente l'unica che verrà letta sicuramente. Da questa si capisce il tono, lo stile, il genere e l'esperienza dello sceneggiatore.

Uno sceneggiatore esperto leggerà con cura il tuo lavoro e ti darà un breve feedback.

Che aspetti?

Step 4 - Universo narrativo e visualizzazione della storia

Sei molto vicino a mettere la penna su quel maledetto foglio, ma prima c'è ancora uno step fondamentale. La creazione dell'universo narrativo.

Che cos'è l'universo narrativo?

Molto semplicemente, l'universo narrativo è il mondo della tua storia, l'ambientazione.

Ci sono alcuni concetti che devi assimilare assolutamente. Story di Robert McKee dà una definizione precisa di ambientazione:

L'ambientazione di una storia ha quattro dimensioni: epoca, durata, location, livello del conflitto.

Niente di più semplice.

  • In che epoca si svolge la tua storia .
  • Quanto tempo occupa all'interno della vita dei personaggi.
  • Dove si svolge la storia.
  • Quale livello di conflitto riguarda la storia (interiore o magari una lotta contro le istituzioni).

Una volta che hai creato il tuo mondo dovrai fare in modo che la storia obbedisca alle proprie leggi interne. Cosa significa?

La tua storia deve essere coerente con l'ambientazione che hai creato.

Prendiamo Matrix per esempio. Dopo pochi minuti dall'inizio del film Morpheus e Trinity spiegano letteralmente a Neo l'universo narrativo di Matrix.

Quando poco dopo vediamo i personaggi evitare proiettili a rallenty e con semplicità non ci stupiamo, perché è coerente con l'universo narrativo.

Come si crea un un'universo narrativo?

Ricerca

Proprio così, questo è lo step della ricerca di informazioni. E non è il momento di risparmiarsi.

In principio potrebbe apparire come un compito noioso ma è un passaggio fondamentale e di grande utilità.

Questo processo è anche artefice di grandi idee inaspettate per la tua sceneggiatura.

Stavo scrivendo una storia riguardante un immigrato cinese in Italia.

Ho letto vecchi articoli di giornale, interviste e persino tesi di laurea sull'argomento. Il magico mondo di internet ti aiuta in questo.

Alla fine mi sono ritrovato con tanti aneddoti che mi hanno dato spunto per tante scene presenti nella mia sceneggiatura.

A seguito delle politiche liberali cinesi sui mercati esteri, il mio personaggio cinese giunge nel 1990 a Prato, cittadina tessile dove nascono le prime fabbriche-case.

È plausibile, coerente e reale per creare il mondo narrativo perfetto per la mia idea.

A questo punto avevo tutti gli elementi necessari per cominciare a visualizzare la mia storia.

Step 5 - Soggetto

Ora hai veramente tutti gli elementi per poter pensare alla stesura del soggetto, del trattamento o di entrambi.

Cos'è il soggetto?

Il soggetto è un breve racconto della storia. È scritto in prosa e al tempo presente e contiene solo gli elementi necessari della vicenda.

Perché il soggetto è lo step 5 di questo articolo?

Perché il soggetto deve contenere tutti gli elementi finora descritti:

  • L'idea.
  • La premessa.
  • Il protagonista.
  • L'universo narrativo.

Tutto questo deve essere sintetizzato in poche pagine.

Perché dovresti scrivere un soggetto?

Un agente o un produttore non leggeranno mai una sceneggiatura di uno scrittore sconosciuto.

Quello che potranno leggere è un soggetto cinematografico di 1-2 pagine.

Oltre a questo, scrivere un soggetto ti dà la possibilità di capire se la tua idea è chiara.

Se ti risulta difficile esporre il concept in poche pagine vuol dire che hai un po' le idee confuse. Dovresti tornare sulla premessa e sul tuo protagonista per capire cosa non è chiaro.

Come si scrive un soggetto?

Bene. Ti ho risposto alle domande cos'è perché, ma come si scrive un soggetto?

SCOPRI DI PIÙ: Come scrivere un soggetto cinematografico.

  • Scrivi un'intestazione. È importare indicare il titolo della tua sceneggiatura, il tuo nome e i tuoi contatti principali come la tua mail.
  • Scrivi la premessa. Esprimi il concetto centrale in poche parole di ciò che il lettore sta per leggere.
  • Riassumi la sceneggiatura. Scrivi al presente e in terza persona singolare. Se la tua sceneggiatura è suddivisa in tre atti cerca di distinguerli bene. Potresti scrivere 3 paragrafi che rappresentato il primo, il secondo e il terzo atto.
  • Focus. Sii breve e conciso. Concentrati sul protagonista e l'arco di trasformazione che compie per raggiungere il suo obiettivo. In questa fase non esistono abbellimenti o inutili fraseggi. Il tuo obiettivo è conquistare la curiosità del lettore.
  • Come scrivere una sceneggiatura - La struttura

Step 6 - Struttura e lavagna

Struttura, struttura e struttura.

Hai sgobbato tanto per arrivare fin qui, ogni step passato è stato un tassello nel capire come scrivere una sceneggiatura. Hai il tuo soggetto, cos'altro?

È il momento di riordinare le idee e strutturare la tua storia.

La struttura è come la gravità: è la colla che tiene la storia e i suoi elementi al loro posto, è lo scheletro della storia. (Syd Field, The screenplay).
Come scrivere una sceneggiatura - schema struttura in tre atti

Struttura in tre atti

Scomponiamo il concetto della struttura e prendiamo come esempio la più classica di sempre: la struttura in tre atti.

Cosa hanno tutte le storie in comune? Un'inizioun intermezzo e una fine, rispettivamente, primo, secondo e terzo atto.

Il passaggio tra un atto e un altro viene chiamato plot point, che fa procedere la storia in avanti.

I plot points più importanti sono i 4 che ti andrò ad elencare di seguito.

L'incidente scatenante

Come si mette in moto la storia? Chi attacca lo spettatore alla poltra e dà l'inizio all'avventura? Cosa ci fa capire di cosa parlerà il film?

L'evento scatenante è la risposta. E il tuo protagonista comincerà il suo viaggio agendo e reagendo all'incidente finché non ne uscirà cambiato.

Passaggio al secondo atto

Il viaggio del tuo protagonista non può essere istantaneo. Infatti, l'incidente scatenante è solitamente seguito da un momento decisionale.

Un buon personaggio non è un robot e anche il più istintivo di tutto avrà un piccolo momento di disputa interiore.

Subito dopo ci sarà una scena in cui il protagonista capirà che non c'è altra strada se non quella di reagire all'incidente. Questa scena il passaggio al secondo atto.

Il midpoint

Dopo che la storia ha preso il via, il tuo protagonista si troverà ad affrontare vari ostacoli.

A circa metà sceneggiatura (da qui prende il nome), arriverà il punto più in alto (o il più basso) della storia.

Il protagonista prende una decisione importante alzando la posta in gioco, da qui non si può tornare indietro.

Tutto è perduto

Se nel midpoint il tuo eroe ha toccato il punto più alto, qui si sentirà cadere nel vuoto.

Questo punto viene anche chiamato falsa sconfitta (o falsa vittoria qualora il tuo film avesse un finale drammatico).

Ti tornare più semplice pensare al momento tutto è perduto come l'esatto contrario del midpoint.

Il climax

Qui è dove il protagonista risolve il conflitto e raggiunge i suoi obiettivi (o magari no).

È anche dove il punto di vista dello sceneggiatore esce allo scoperto.

Beat Sheet

Avere una struttura solida è fondamentale per comprendere appieno come scrivere una sceneggiatura cinematografica.

Non ti devi sentire ancorato a un modello preciso, ma soprattutto inizialmente, avere una struttura dove correre ai ripari è miracoloso.

Ti consiglio caldamente di approfondire l'argomento dando un'occhiata al Blake Snyder Beat Sheet. Fidati, ha un valore prezioso.

All'interno troverai il suo modello strutturale che ha elaborato nel corso di anni di esperienze e sceneggiature scritte e vendute.

La lavagna

Ho conosciuto tardi questo strumento ma non saprei più come fare senza. Come funziona?

Una lavagna di sughero divisa in quattro strisce orizzontali che rappresentano i tre atti.

Ti stai chiedendo perché quattro spazi per tre atti? Solitamente divido il secondo atto in due attraverso il midpoint. Personalmente mi aiuta a fare meno confusione

All'interno di ogni striscia inserisco i miei post-it che rappresentano i miei beat.

In questo modo posso visualizzare in ogni momento la struttura della mia storia e cambiare di posizione i post-it. Ma soprattutto, all'interno di un'unica cornice, riesco a vedere tutti gli elementi.

La lavagna sostituisce quella che tutti chiamano, scaletta. Personalmente, ha cambiato in meglio il mio modo di lavorare.

Step 7 - Software di sceneggiatura

Il momento di cominciare a scrivere è arrivato. Voglio concedermi solo questo ulteriore passaggio per i neofiti.

Una sceneggiatura cinematografica non si scrive come un romanzo. C'è una precisa formattazione da rispettare.

È molto facile apparire come un principiante e essere cestinato alla lettura della prima pagina. I software di sceneggiatura ci vengono incontro facendo tutto il lavoro sporco per noi.

Ognuno dei software che presenterò ti dà la possibilità di scrivere una sceneggiatura, cambia semplicemente il brand e magari qualche funzionalità.

Final Draft

In ambiente professionale è lo standard ma è anche il più costoso.

Attualmente la licenza costa intorno ai 199.99$.

Se ti stai avvicinando ora a questo mestiere potresti cominciare con qualcosa di più accessibile.

È anche vero che se riuscirai a distinguerti e diventare un vero professionista sarai quasi costretto a passare a questo software.

Writer Duet

Ho utilizzato molto questo software e mi sono trovato molto bene. È semplice e intuitivo.

La versione gratuita ti permette di scrivere fino a 3 sceneggiature.

Il piano base ti permette di scrivere senza limiti e costa circa 9.99$ al mese.

Ti lascio il link con la mia affiliazione.

Come si formatta una sceneggiatura?

Nel tuo viaggio alla scoperta di come scrivere una sceneggiatura, la formattazione non poteva certo mancare.

Farò solo una breve introduzione ma ti consiglio di approfondire questo argomento.

Un tempo era più complicato perché avresti dovuto fare tutto manualmente.

Oggi, grazie ai vari software disponibili sul mercato, formattare una sceneggiatura è diventato molto più semplice.

Cos'è la sceneggiatura di un film: Formattazione base

Vediamo comunque quali sono elementi più importanti:

  • Intestazione scena. Specifica il dove e il quando si svolge la scena. Il cambio di scena avviene quando cambia il luogo o il tempo.
  • Linee d'azione. Descrive ciò che può essere visto o sentito.
  • Personaggio. Il nome del personaggio che effettua il dialogo.
  • Dialogo. La parte parlate da parte di un personaggio.

Questi sono gli elementi che utilizzerai più spesso e per il momento non ti dovrebbe servire altro.

Step 8 - Scrivi la prima stesura

Lo so, hai atteso tanto questo momento, ma se sei arrivato fin qui vuol dire che sei veramente pronto per iniziare a scrivere.

La strada è stata lunga ma ora vedrai tutti i benefici del lavoro svolto. Infatti è molto semplice perdersi o bloccarsi durante la scrittura, e questo non te lo puoi proprio permettere.

Come scrivere una sceneggiatura - Finire la prima stesura

Obiettivo di pagine

Una delle prime cose che si impara quando si studia questo mestiere è questo:

Una pagina equivale a un minuto di film.

Non è una scienza esatta ma è abbastanza veritiera. Se un film drammatico dura circa 2 ore, avrai una sceneggiatura intorno alle 100-120 pagine.

Avere un obiettivo di pagine ti aiuta a pensare ad un traguardo concreto.

Inoltre, se sei uno scrittore che va per le lunghe, ti aiuta a tenere le redini del tuo manoscritto.

Ricorda sempre, Less is More.

Visualizzare i 3 atti

Quando hai una sceneggiatura di 100 pagine dovresti avere i 3 atti suddivisi più o meno così.

  • 1° Atto - 25% (1-25)
  • 2° Atto - 50% (26 - 75)
  • 3° Atto - 100% (76 - 100)

Questa divisione può tornarti utile per capire perché alcune cose non funzionano.

Per esempio se ti chiedi perché la storia sembra non partire potresti trovare la risposta in un 1° Atto troppo lungo e così via.

Questi concetti non sono regole inviolabili. Sono linee guida molto utili per i principianti che ancora devono acquisire esperienza.

Scrivere con le immagini

Se un film è raccontato attraverso una sequenza di immagini, la sceneggiatura cinematografica funziona allo stesso modo.

Quando uno script reader legge, deve sentirsi come se fosse davanti allo schermo.

Per fare in modo che questo accada devi servirti del linguaggio cinematografico.

In Whiplash, Damien Chazelle apre la prima scena così:

Come scrivere una sceneggiatura - Whiplash. Scena 1 linea descrittiva

Tre linee descrittive che raccontano tantissimo.

Uno spazio soffocante. Insonorizzato. Al centro una batteria. Seduto lì, fradicio di sudore, con gli occhi puntati sul rullante, Andrew Neyman.

Sono tutte immagini che la mente riesce a vedere. Semplici e piene di informazioni.

Il protagonista è un ragazzo che lavora duro per diventare un grande batterista.

Spazi bianchi

Una pagina di sceneggiatura piena di inchiostro mette una paura tremenda a chi legge. L'input che arriva al cervello è: "Devo leggere tutta questa roba?"

Più di qualsiasi altra forma di scrittura, le sceneggiature sono incentrate su una certa economia narrativa.

Il tuo obiettivo è una prosa precisa e snella che racconti la storia in modo semplice e diretto.

Quando il lettore guarda la pagina deve vedere più vuoto che testo. Questo trasmette sicurezza e pulizia che verrà sicuramente premiato.

Le tue linee d'azione non dovrebbero andare oltre le 3-5 righe.

Agganciare il lettore

Il gancio - in inglese hook - significa conquistare l'attenzione del lettore.

Le prime 10 pagine di una sceneggiatura cinematografica sono fondamentali perché potrebbero essere le uniche ad essere lette.

Un produttore, e più verosimilmente uno script reader, non hanno tempo da perdere. Quindi dovranno conoscere fin da subito:

  • Chi è il protagonista.
  • Quale è la premessa.
  • Di cosa parla la storia.
  • L'universo narrativo.

Fai in modo che la tua sceneggiatura non finisca nel cestino e che venga letta fino al fade out.

Finire

Il tuo motto ora deve essere solo uno. Finire la prima stesura.

Non fossilizzarti nello scrivere bene, se una scena funziona o meno, non è questo il momento.

Devi finire prima di bloccarti a pagina 10 o magari nel mezzo del secondo atto.

Una volta, non so dove, ho letto una frase brillante:

Come scrivere una sceneggiatura? Scrivi una brutta sceneggiatura. Aggiustala.
Come scrivere una sceneggiatura - Riposo

Step 9 - Riposo e Riscrittura

La più grande soddisfazione di uno sceneggiatore - dopo la vendita di una sceneggiatura - è terminare la prima stesura.

Non posso spiegartelo, è una sensazione che devi provare assolutamente. Devi essere fiero di te.

Gran parte delle sceneggiature non vengono portate a termine, quindi, anche se al momento la tua può risultare un disastro, è una sceneggiatura finita.

Riposo

Ti sei preso una settimana senza pensare al tuo manoscritto, se non è così, fallo immediatamente. Libera la mente.

Hai vissuto nell'universo della tua storia troppo a lungo. Devi rilasciare la tensione creata.

Ogni prima stesura contiene tanti errori di ogni tipo:

  • Errori grammaticali e ortografici.
  • Buchi di trama.
  • Scene non necessarie.
  • Dialoghi che non funzionano.
  • Problemi di formattazione.

Riposarti ti permetterà - quando comincerai il processo di riscrittura - di individuare questi errori più facilmente.

Riscrittura

Come accennato nel paragrafo precedente, il riposo è indispensabile prima di procedere alla riscrittura.

Questo è il momento in cui l'occhio fa la differenza.

  • Devi essere oggettivo.
  • Devi guardare la tua sceneggiatura con occhio critico e non come autore.
  • Devi trovare scene e dialoghi che non funzionano.
  • Devi trovare ogni singolo difetto, dal più piccolo al più grande.

Cosa tagliare durante la riscrittura?

Non importa quanto ami una scena o un personaggio. Se noti che non servono alla storia devi eliminarli.

Questo ti darà modo di:

  • Aumentare il ritmo.
  • Migliorare il flusso e la chiarezza delle scene.
  • Focalizzarti sul protagonista.
  • Rimuovere ciò di cui la storia non ha bisogno.

Ricordati sempre:

Lo sceneggiatore deve sempre mettersi a disposizione della storia e non viceversa.

Step 10 - Network e Feedback

Finora ti sei affidato solamente ai tuoi occhi. Nessun'altro ha ancora visto cosa hai scritto.

Nel lungo percorso per migliorare come sceneggiatore, creare una rete è indispensabile.

La tua sceneggiatura ha fame e bisogno di critiche per diventare migliore.

Se stai pensando alla tua famiglia o amicizie ti fermo subito, loro non sanno di che cosa ha bisogno la tua sceneggiatura. Loro capiscono se gli è piaciuta o meno, ma non sanno dirti perché.

Conoscere sceneggiatori

Hai bisogno di sceneggiatori e addetti ai lavori se vuoi delle critiche costruttive.

Guardati intorno e non avere timore a chiedere un parere.

Vivi in un paesino e non sai a chi chiedere? Oggi esiste internet.

In Italia la ricerca è più complessa rispetto agli USA, ma se cerchi bene troverai sicuramente qualcuno, sui forum, sui social, all'interno di gruppi etc.

Servizi di coverage

Ci sono tanti siti web - italiani e inglesi - che offrono servizi di coverage.

Io cerco sempre più feedback possibili perché un altro punto di vista critico è indispensabile se si vuole aggiungere valore alla propria sceneggiatura.

Detto questo, non significa che devi indebitarti per ricercare continui feedback.

Devi considerare le critiche come un'opinione personale - di una persona preparata - che può portarti a trovare ottimi spunti.

Potresti non essere d'accordo su alcuni punti come potresti accorgerti che una determinata cosa, così come la hai sviluppata non funziona.

Step 11 - Scrivi l'ultima stesura

Quando capisci che la tua sceneggiatura non ha più bisogno di modifiche? Il fatto è che sei te che devi mettere il punto finale.

Gli ultimi 2 step - riscrittura e feedback - potrebbero essere ripetuti all'infinito e questo sarebbe un grosso errore.

A un certo punto devi dire "basta" e ricordati che le opinioni - comprese quelle di professionisti - rimangono delle opinioni soggettive.

Metti il punto, prenditi una settimana di riposo, e comincia a pensare alla prossima sceneggiatura.

Riepilogo - Come scrivere una sceneggiatura

Il fatto che sei arrivato fin qui può voler dire solo 2 cose:

  • Hai letto tutto l'articolo.
  • Hai finito di scrivere la tua prima stesura.

In entrambi casi sono felicissimo di aver potuto contribuire in qualche modo, a questo tuo viaggio.

I miei più sentiti complimenti, la maggior parte degli aspiranti sceneggiatori non arriva quasi mai alla fine. Tu ce l'hai fatta!

La sceneggiatura perfetta non esiste, mentre una sceneggiatura finita è tangibile e concreta.

Farcela significa essere un passo più vicino a poter realizzare quel sogno di diventare uno sceneggiatore cinematografico.

Vuoi sapere quale è il prossimo passo? Continuare a studiare. Leggere esempi di sceneggiature è una processo fondamentale che ti aiuterà più di quanto immagini.

Ti ringrazio per aver letto questo articolo.

Se hai qualche domanda, vuoi qualche chiarimento o qualsiasi altra cosa fammelo sapere nei commenti qui sotto così che possa migliorare questa guida. Grazie ancora.

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Federico Verrengia

Prima di tutto sogno. Riporto tutto su carta. Riporto tutto sullo schermo.