Come partecipare al bando ministeriale (MIC) - Autori e sceneggiatori - La guida completa 2025
By Lorenzo Carapezzi / Aggiornato 7 giorni fa / Sceneggiatura

Come partecipare al bando ministeriale 2025: La guida completa

A differenza di quanto avviene negli Stati Uniti, dove i finanziamenti per le opere audiovisive provengono principalmente da case di produzione private, in Italia il sostegno economico arriva soprattutto dallo Stato, attraverso bandi pubblici. Che tu faccia parte di una casa di produzione o sia un autore freelance, la tua principale fonte di finanziamento sarà probabilmente un bando ministeriale.

Ogni anno, il Ministero della Cultura (MiC) pubblica diversi bandi di finanziamento per sostenere il cinema italiano. Alcuni di questi sono pensati specificamente per gli autori, e offrono contributi per la scrittura, lo sviluppo e la sceneggiatura di opere cinematografiche. Si tratta dei cosiddetti bandi selettivi, le cui date per il 2025 sono appena state pubblicate!

Ma uno degli ostacoli principali per chi scrive la sua prima sceneggiatura è spesso la burocrazia: i bandi pubblicati sul sito della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo sono lunghi, tecnici e scritti in un linguaggio difficile da decifrare. Non è raro che un progetto venga scartato non per la sua qualità artistica, ma per errori formali nella compilazione o nell’invio dei documenti richiesti.

Pictures Writers nasce proprio per aiutare giovani autori e autrici emergenti non solo nella scrittura creativa, ma anche nelle fasi più tecniche e complesse del percorso. In questo articolo ti guideremo passo passo per capire come funzionano i bandi ministeriali, quali materiali servono per partecipare e come gestire correttamente l’invio della candidatura e l’attesa dei risultati.

Che cos'è il bando ministeriale per il cinema?

Il bando rientra nei fondi previsti alla Legge Cinema e Audiovisivo (Legge n. 220/2016) e viene gestito, come detto sopra, dalla Direzione Generale Cinema e Audiovisivo (DGCA) del Ministero della Cultura.

L’obiettivo è sostenere economicamente l’industria cinematografica italiana in tutte le sue fasi: dalla scrittura alla distribuzione.

Esistono vari bandi relativi allo sviluppo di un’opera audiovisiva e sono indirizzati a varie entità. In questo articolo parliamo dei bandi selettivi, che interessano direttamente gli autori in quanto singole entità e non associati a case di produzione. Questi incentivi economici, che possono variare considerevolmente tra i 10.000 e i 20.000 euro, rappresentano un'opportunità preziosa, specialmente per chi muove i primi passi e desidera intraprendere seriamente la carriera autoriale.

Ma quali sono le condizioni per accedere a questo bando? Analizziamo insieme i requisiti fondamentali e la documentazione richiesta.

Chi può partecipare come autore?

Nei bandi che solitamente Pictures Writers segnala (👉fai un giro sulla nostra pagina dedicata ai bandi), i requisiti di partecipazione sono generalmente piuttosto accessibili, limitandosi spesso a un limite di età e/o a un numero specifico di cartelle. Tuttavia, per quanto riguarda il bando ministeriale, la situazione si presenta più complessa e strutturata.

Non è sufficiente aver compiuto la maggiore età e presentare un numero definito di cartelle. In questo caso, viene richiesta una documentazione più corposa, che spazia dai materiali strettamente legati alla sceneggiatura a elementi extra-sceneggiatura. Per lo Stato, infatti, un autore non è unicamente colui che crea opere narrative, ma anche un soggetto che risponde a precise caratteristiche amministrative. Ma quali sono esattamente queste caratteristiche?

Per rispondere a questa domanda, è necessario fare riferimento all'articolo 7 della Sezione I del bando, il quale delinea i requisiti imprescindibili che un individuo deve possedere per essere riconosciuto come "autore" ai fini del bando stesso.

Se e solo se soddisfi integralmente tutte queste caratteristiche, puoi ritenerti un soggetto idoneo a partecipare al bando ministeriale.

Ricorda che tali requisiti devono essere posseduti da ciascun co-autore, quindi nel caso di progetti realizzati a più mani. Inoltre, ogni autore può presentare un solo progetto per ciascuna sessione (cioè per ogni bando aperto).

Quali progetti posso inviare?

Il bando prende in considerazione sceneggiature originali, sia di opere di finzione che documentarie, e accetta progetti destinati a cortometraggi o lungometraggi, sia in live action che in animazione.

Qualsiasi sia il progetto che vogliate proporre e qualsiasi sia il formato (soggetto, trattamento, sceneggiatura ecc..), il progetto deve possedere le seguenti caratteristiche:

Elencate le caratteristiche generali, ora addentriamoci sui materiali da possedere per ogni singola sezione.

Il bando selettivo non richiede la consegna della sceneggiatura completa. Il suo obiettivo principale è offrire un contributo economico che consenta, agli autori selezionati, di sviluppare la sceneggiatura come un vero e proprio lavoro su commissione. Ciò significa che, per partecipare, non serve avere una sceneggiatura già scritta: è necessario invece presentare i materiali preliminari, ovvero tutto ciò che precede la scrittura vera e propria del copione — come il soggetto, le intenzioni narrative, il trattamento e altri documenti richiesti.

Alcuni documenti sono obbligatori per tutti, indipendentemente dalla tipologia di progetto che intendete proporre. Altri, invece, variano in base alla tipologia del progetto.

Vediamo in primis l’elenco dei materiali richiesti in tutti i casi, indipendentemente dalla tipologia di progetto. Successivamente, quali materiali variano in base alla categoria dell’opera presentata.

Il bando suddivide i progetti in due macro-categorie chiamate opere:

Nel caso non fossi affine su come si scrive un soggetto, un trattamento o un dossier, ti indirizziamo ai nostri articoli dedicati:

👉 Come si scrive un soggetto cinematografico

👉 Come si scrive un trattamento cinematografico

👉 Storyboard: perché è uno strumento utile per lo sceneggiatore?

Le fasi dell’iscrizione

Ora che abbiamo tutti i materiali a nostra disposizione, inizia la parte più delicata: l’invio. I passaggi sono tanti, quindi fai molta attenzione.

Come partecipare al bando ministeriale (MIC) - Guida 1 - Screenshot

Questa è l’interfaccia che ti apparirà subito dopo l’accesso. Su DGCOL potrai visualizzare le nuove comunicazioni e verificare che i tuoi dati anagrafici e bancari siano corretti e aggiornati, accedendo alla sezione “Soggetto”.

Se tutto è in regola, puoi allora passare alla seconda fase.

Come partecipare al bando ministeriale (MIC) - Guida 2 - Screenshot

Una volta effettuato l’accesso, la pagina ti mostrerà una serie di celle relative ai vari bandi, sia aperti che chiusi. Dovrai selezionare quella dedicata al contributo per la scrittura di sceneggiature.

Attualmente, la piattaforma DGCOL non consente l’invio di domande, poiché i bandi non sono ancora attivi. Tuttavia, sono già state comunicate le date ufficiali delle due sessioni di partecipazione:

  • Prima sessione: dal 1° luglio 2025 al 15 luglio 2025, entro le ore 23:59
  • Seconda sessione: dal 7 ottobre 2025 al 21 ottobre 2025, entro le ore 23:59

Ma quindi: si paga per iscriversi?

Nell’ultimo anno ha suscitato ampio dibattito una proposta di legge, ora ufficialmente approvata, che introduce un pagamento iniziale per partecipare al bando selettivo, motivato come “spese istruttorie”.

Si tratta del decreto n. 3362 del 14 ottobre 2024, intitolato “Disposizioni per il versamento del contributo per le spese istruttorie previste ai fini della presentazione delle domande di concessione dei benefici di cui alla legge del 14 novembre 2016, n. 220”.

Fino alla recente pubblicazione dei nuovi bandi per il 2025, la cosiddetta “tassa d’iscrizione” era avvolta dall’incertezza: non era chiaro se sarebbe stata effettivamente richiesta.

Ora però non ci sono più dubbi. È ufficiale: per partecipare al bando selettivo 2025 sarà necessario versare un contributo. Lo conferma anche quanto riportato in fondo a pagina 2 del bando:

Come partecipare al bando ministeriale (MIC) - Guida 3 - Screenshot

Come indica la tabella ufficiale, per gli autori è richiesto un versamento di 200€. Come bisogna procedere con il versamento?

Il pagamento deve essere effettuato esclusivamente tramite il portale PagoOnline. Di seguito scriviamo i seguenti dati da inserire nel modulo:

Il versamento è per il progetto, non per persona. Significa che se il progetto è scritto a più mani, il versamento rimane comunque fisso a 200€.

Scaricato l’avviso che attesta il pagamento, bisogna allegare la ricevuta nella scheda “Documenti allegati” sulla piattaforma DGCOL.

Consigli per la lettura

Nell’attesa che i nuovi bandi vengano aperti, ci preme ricordare, come fatto all’inizio, che l’obiettivo di Pictures Writers è accompagnare i giovani autori e autrici emergenti nel percorso di iscrizione ai bandi ministeriali.

Tuttavia, consigliamo sempre di leggere attentamente il bando per intero: è fondamentale conoscere le regole, i requisiti e le modalità richieste.

Per questo, vogliamo darvi alcuni consigli pratici su come affrontare la lettura del bando e su quali sezioni prestare particolare attenzione.

“Ovvero” in burocrazia

Il burocratese è un linguaggio a parte, che spesso utilizza parole dal significato diverso rispetto all’uso quotidiano, sia nel parlato che nello scritto.

Un esempio evidente è l’avverbio “ovvero”: nella lingua comune, lo usiamo come sinonimo di cioè o in altre parole, mentre nel linguaggio burocratico assume un valore disgiuntivo, equivalente a o oppure oppure.

Saltare le prime pagine

Ogni legge o emendamento, prima di entrare nel merito dell’argomento trattato, deve elencare gli articoli precedenti a cui fa riferimento, un processo simile a quanto accade in una bibliografia, dove vengono citati i lavori precedenti.

Le prime pagine di un testo legale sono facilmente riconoscibili per l’uso di locuzioni referenziali iniziali come "Visto il decreto..." o "Visto l'articolo...", che servono a fare riferimento a leggi o articoli precedenti, giustificando la validità del nuovo testo o emendamento.

Queste pagine, quindi, possono essere saltate senza compromettere la comprensione del contenuto principale.

Conclusioni

In sintesi, i bandi ministeriali rappresentano una preziosa opportunità per gli autori italiani che desiderano avviare o consolidare la propria carriera nel cinema. Pur essendo caratterizzati da requisiti rigorosi e da una burocrazia complessa, con la giusta preparazione e attenzione ai dettagli è possibile accedere a contributi economici significativi che supportano la scrittura e lo sviluppo delle sceneggiature.

Ricordiamo che la partecipazione richiede non solo il possesso di specifici requisiti amministrativi, ma anche la presentazione di materiali ben strutturati, che rispettino le caratteristiche tecniche e narrative richieste dal bando. Per questo motivo, affidarsi a guide dedicate e servizi come Pictures Writers può fare la differenza nel superare gli ostacoli formali e concentrarsi sulla creatività. Tenersi aggiornati sulle scadenze e sulle novità è fondamentale per non perdere queste occasioni di crescita professionale e contribuire con passione e originalità al cinema italiano.

Autore dell'articolo
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Lorenzo Carapezzi

La scrittura è al centro della mia vita professionale. Creo storie originali e insegno sceneggiatura a giovani talenti, aiutandoli a trasformare idee in trame e personaggi memorabili. Per me, la sceneggiatura è un'arte e una passione quotidiana.