A differenza di quanto avviene negli Stati Uniti, dove i finanziamenti per le opere audiovisive provengono principalmente da case di produzione private, in Italia il sostegno economico arriva soprattutto dallo Stato, attraverso bandi pubblici. Che tu faccia parte di una casa di produzione o sia un autore freelance, la tua principale fonte di finanziamento sarà probabilmente un bando ministeriale.
Ogni anno, il Ministero della Cultura (MiC) pubblica diversi bandi di finanziamento per sostenere il cinema italiano. Alcuni di questi sono pensati specificamente per gli autori, e offrono contributi per la scrittura, lo sviluppo e la sceneggiatura di opere cinematografiche. Si tratta dei cosiddetti bandi selettivi, le cui date per il 2025 sono appena state pubblicate!
Ma uno degli ostacoli principali per chi scrive la sua prima sceneggiatura è spesso la burocrazia: i bandi pubblicati sul sito della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo sono lunghi, tecnici e scritti in un linguaggio difficile da decifrare. Non è raro che un progetto venga scartato non per la sua qualità artistica, ma per errori formali nella compilazione o nell’invio dei documenti richiesti.
Pictures Writers nasce proprio per aiutare giovani autori e autrici emergenti non solo nella scrittura creativa, ma anche nelle fasi più tecniche e complesse del percorso. In questo articolo ti guideremo passo passo per capire come funzionano i bandi ministeriali, quali materiali servono per partecipare e come gestire correttamente l’invio della candidatura e l’attesa dei risultati.
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Che cos'è il bando ministeriale per il cinema?
Il bando rientra nei fondi previsti alla Legge Cinema e Audiovisivo (Legge n. 220/2016) e viene gestito, come detto sopra, dalla Direzione Generale Cinema e Audiovisivo (DGCA) del Ministero della Cultura.
L’obiettivo è sostenere economicamente l’industria cinematografica italiana in tutte le sue fasi: dalla scrittura alla distribuzione.
Esistono vari bandi relativi allo sviluppo di un’opera audiovisiva e sono indirizzati a varie entità. In questo articolo parliamo dei bandi selettivi, che interessano direttamente gli autori in quanto singole entità e non associati a case di produzione. Questi incentivi economici, che possono variare considerevolmente tra i 10.000 e i 20.000 euro, rappresentano un'opportunità preziosa, specialmente per chi muove i primi passi e desidera intraprendere seriamente la carriera autoriale.
Ma quali sono le condizioni per accedere a questo bando? Analizziamo insieme i requisiti fondamentali e la documentazione richiesta.
Ti consigliamo di tenere sott’occhio il bando completo per il proseguimento della lettura dell’articolo.
Chi può partecipare come autore?
Nei bandi che solitamente Pictures Writers segnala (👉fai un giro sulla nostra pagina dedicata ai bandi), i requisiti di partecipazione sono generalmente piuttosto accessibili, limitandosi spesso a un limite di età e/o a un numero specifico di cartelle. Tuttavia, per quanto riguarda il bando ministeriale, la situazione si presenta più complessa e strutturata.
Non è sufficiente aver compiuto la maggiore età e presentare un numero definito di cartelle. In questo caso, viene richiesta una documentazione più corposa, che spazia dai materiali strettamente legati alla sceneggiatura a elementi extra-sceneggiatura. Per lo Stato, infatti, un autore non è unicamente colui che crea opere narrative, ma anche un soggetto che risponde a precise caratteristiche amministrative. Ma quali sono esattamente queste caratteristiche?
Per rispondere a questa domanda, è necessario fare riferimento all'articolo 7 della Sezione I del bando, il quale delinea i requisiti imprescindibili che un individuo deve possedere per essere riconosciuto come "autore" ai fini del bando stesso.
Tutti i requisiti per essere considerato autore:
- Essere maggiorenne: alla data della pubblicazione, l’autore deve aver compiuto la maggiore età.
- Possedere la cittadinanza italiana o quella di un altro paese all’interno del contesto economico europeo (Unione Europea).
- Possedere la residenza in Italia.
- Possedere a pieno titolo i diritti dell’opera che si intende iscrivere (possono passare massimo 90 giorni dall’iscrizione al bando).
- Compilazione dell’autodichiarazione dei propri dati e dei possessi di tutti i diritti dell’opera iscritta al bando. Puoi scaricare il documento al seguente link (altrimenti, trovi il documento in fondo allo stesso bando di partecipato, rinominato “Allegato 1”).
- Essere in possesso dello SPID (Sistema Pubblico di identità Digitale) o del CIE (Carta di Identità Elettronica).
- Essere in possesso di una casella di posta elettronica certificata (PEC). È possibile attivarla tramite diverse piattaforme online (Aruba, Poste Italiane, Register ecc.), ognuna con i propri costi e modalità di attivazione.
- Essere in possesso di una firma elettronica qualificata (FEQ). È possibile attivarla tramite diverse piattaforme online (Aruba, Poste Italiane, YouSign ecc.), ognuna con i propri costi e modalità di attivazione.
- Non essere titolare, socio o amministratore di imprese di produzione audiovisiva (possedenti il codice Ateco 59.11).
- Che non hanno subito condanna con sentenza definitiva per reati di associazione di tipo mafioso, riciclaggio ed impiego di denaro, beni o altra utilità di provenienza illecita o condanna penale per qualsiasi fatto commesso in danno della PubblicaAmministrazione, sia in Italia che nell’Unione Europea.
Se e solo se soddisfi integralmente tutte queste caratteristiche, puoi ritenerti un soggetto idoneo a partecipare al bando ministeriale.
Ricorda che tali requisiti devono essere posseduti da ciascun co-autore, quindi nel caso di progetti realizzati a più mani. Inoltre, ogni autore può presentare un solo progetto per ciascuna sessione (cioè per ogni bando aperto).
Quali progetti posso inviare?
Il bando prende in considerazione sceneggiature originali, sia di opere di finzione che documentarie, e accetta progetti destinati a cortometraggi o lungometraggi, sia in live action che in animazione.
Qualsiasi sia il progetto che vogliate proporre e qualsiasi sia il formato (soggetto, trattamento, sceneggiatura ecc..), il progetto deve possedere le seguenti caratteristiche:
Quali sono le caratteristiche del progetto?
- Deve essere una sceneggiatura originale e inedita, ovvero opere di cui si può attestare il proprio diritto creativo. Se la vostra sceneggiatura è tratta da un’altra opera audiovisiva o da altri media (narrativa, teatro, ecc.) bisogna possedere i diritti di autore.
- Deve essere scritta interamente in italiano.
- Le opere devono avere una durata minima superiore ai 52 minuti per poter essere realizzate.
- Deve possedere le specifiche tecniche standard della sceneggiatura, sia per le intestazioni, che per le didascalie che per i dialoghi. Leggi il nostro articolo completo sulla formattazione della sceneggiatura o consulta il bando nella sezione “Allegato 2”.
⚠️ Non sono ammesse, pena l’esclusione, opere realizzate anche solo parzialmente mediante l’utilizzo o lo sfruttamento dell’intelligenza artificiale.
Elencate le caratteristiche generali, ora addentriamoci sui materiali da possedere per ogni singola sezione.
Il bando selettivo non richiede la consegna della sceneggiatura completa. Il suo obiettivo principale è offrire un contributo economico che consenta, agli autori selezionati, di sviluppare la sceneggiatura come un vero e proprio lavoro su commissione. Ciò significa che, per partecipare, non serve avere una sceneggiatura già scritta: è necessario invece presentare i materiali preliminari, ovvero tutto ciò che precede la scrittura vera e propria del copione — come il soggetto, le intenzioni narrative, il trattamento e altri documenti richiesti.
Alcuni documenti sono obbligatori per tutti, indipendentemente dalla tipologia di progetto che intendete proporre. Altri, invece, variano in base alla tipologia del progetto.
Vediamo in primis l’elenco dei materiali richiesti in tutti i casi, indipendentemente dalla tipologia di progetto. Successivamente, quali materiali variano in base alla categoria dell’opera presentata.
MATERIALI OBBLIGATORI
- Documento di identità in corso.
- Codice fiscale (se possedete la carta di identità elettronica, questo è già presente nel documento di identità).
- Curriculum Vitae (per ogni singolo autore coinvolto nel progetto).
- Avviso di pagamento (per questo punto, vedere il paragrafo “Ma quindi: si paga per iscriversi?”)
Il bando suddivide i progetti in due macro-categorie chiamate opere:
OPERE NON SERIALI
- Soggetto (linee principali, visione e genere della storia)
- Trattamento (racconto articolato che presenti e descriva i personaggi, le loro azioni e i contesti nei quali sono inseriti).
- Dossier (per quanto non sia obbligatorio, oramai si tratta di un elemento fondamentale).
- Storyboard o materiale grafico (soprattutto se si intende iscrivere un progetto d’animazione).
OPERE SERIALI
- Soggetto breve di serie (linee principali, visione e genere della storia).
- Progetto di serializzazione (indicazione del formato, della durata, del genere, della struttura verticale e orizzontale degli episodi e della serie e, infine, un breve profilo dei personaggi).
- Trattamento puntata pilota (racconto articolato che presenti e descriva i personaggi, le loro azioni e i contesti nei quali sono inseriti)
- Dossier (per quanto non sia obbligatorio, oramai si tratta di un elemento fondamentale).
- Storyboard o materiale grafico (soprattutto se si intende iscrivere un progetto d’animazione).
Nel caso non fossi affine su come si scrive un soggetto, un trattamento o un dossier, ti indirizziamo ai nostri articoli dedicati:
👉 Come si scrive un soggetto cinematografico
👉 Come si scrive un trattamento cinematografico
👉 Storyboard: perché è uno strumento utile per lo sceneggiatore?
Per qualsiasi ulteriore chiarimento o richiesta di informazioni, non esitare a contattarci!
Le fasi dell’iscrizione
Ora che abbiamo tutti i materiali a nostra disposizione, inizia la parte più delicata: l’invio. I passaggi sono tanti, quindi fai molta attenzione.
Registrarsi sulla piattaforma DGCOL
La domanda si presenta esclusivamente tramite la piattaforma DGCOL, attraverso SPID o CIE.
Questa è l’interfaccia che ti apparirà subito dopo l’accesso. Su DGCOL potrai visualizzare le nuove comunicazioni e verificare che i tuoi dati anagrafici e bancari siano corretti e aggiornati, accedendo alla sezione “Soggetto”.
Se tutto è in regola, puoi allora passare alla seconda fase.
Crea una nuova domanda
Per iscrivere il tuo progetto, devi creare una nuova domanda. Per farlo, clicca sulla barra menù alla voce “Gestione domanda”, poi “Crea nuova domanda”.
Una volta effettuato l’accesso, la pagina ti mostrerà una serie di celle relative ai vari bandi, sia aperti che chiusi. Dovrai selezionare quella dedicata al contributo per la scrittura di sceneggiature.
Attualmente, la piattaforma DGCOL non consente l’invio di domande, poiché i bandi non sono ancora attivi. Tuttavia, sono già state comunicate le date ufficiali delle due sessioni di partecipazione:
- Prima sessione: dal 1° luglio 2025 al 15 luglio 2025, entro le ore 23:59
- Seconda sessione: dal 7 ottobre 2025 al 21 ottobre 2025, entro le ore 23:59
Appena i bandi saranno ufficialmente aperti, aggiorneremo questo articolo con tutti i passaggi da seguire per inviare correttamente la domanda.
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Ma quindi: si paga per iscriversi?
Nell’ultimo anno ha suscitato ampio dibattito una proposta di legge, ora ufficialmente approvata, che introduce un pagamento iniziale per partecipare al bando selettivo, motivato come “spese istruttorie”.
Si tratta del decreto n. 3362 del 14 ottobre 2024, intitolato “Disposizioni per il versamento del contributo per le spese istruttorie previste ai fini della presentazione delle domande di concessione dei benefici di cui alla legge del 14 novembre 2016, n. 220”.
Fino alla recente pubblicazione dei nuovi bandi per il 2025, la cosiddetta “tassa d’iscrizione” era avvolta dall’incertezza: non era chiaro se sarebbe stata effettivamente richiesta.
Ora però non ci sono più dubbi. È ufficiale: per partecipare al bando selettivo 2025 sarà necessario versare un contributo. Lo conferma anche quanto riportato in fondo a pagina 2 del bando:
Come indica la tabella ufficiale, per gli autori è richiesto un versamento di 200€. Come bisogna procedere con il versamento?
Il pagamento deve essere effettuato esclusivamente tramite il portale PagoOnline. Di seguito scriviamo i seguenti dati da inserire nel modulo:
Dati del modulo da inserire
- Data: giorno del versamento
- Istituto: Direzione generale Cinema e audiovisivo (selezionabile nel menù a tendina)
- Quantità: 1
- Prezzo unitario: in questo caso si tratta di 200€
- Dettagli causale: inserire il codice fiscale del soggetto richiedente (in questo caso il capofila del progetto) + il codice della domanda esclusa la parte iniziale “DOM” o “INTEGRA-DOM” e le 5 cifre finali “00001” (es.: 2024-123456-ABCD).
Per quest’ultimo passaggio, nella scheda “Pagamento spese istruttorie” della domanda di contributo all’interno della piattaforma DGCOL è disponibile l’anteprima del modulo con la precompilazione automatica delle informazioni necessarie.
Il versamento è per il progetto, non per persona. Significa che se il progetto è scritto a più mani, il versamento rimane comunque fisso a 200€.
Scaricato l’avviso che attesta il pagamento, bisogna allegare la ricevuta nella scheda “Documenti allegati” sulla piattaforma DGCOL.
Nonostante la brutta notizia, c’è uno spiraglio di speranza: trattandosi di un decreto direttoriale – e non ministeriale – la norma può essere modificata o revocata con maggiore facilità, senza bisogno di un intervento politico da parte del Ministro né di una procedura complessa.
In altre parole, sebbene il pagamento sia al momento obbligatorio per partecipare al bando, la Direzione Generale Cinema e Audiovisivo potrebbe in futuro rivedere, ridurre o eliminare la tassa, soprattutto se dovessero emergere pressioni da parte del settore, ricorsi o nuove indicazioni sulle politiche di accesso ai contributi pubblici.
Per il momento, tuttavia, chi intende candidarsi al bando 2025 dovrà necessariamente effettuare il versamento e allegarne la ricevuta tra i documenti richiesti sulla piattaforma DGCOL.
Consigli per la lettura
Nell’attesa che i nuovi bandi vengano aperti, ci preme ricordare, come fatto all’inizio, che l’obiettivo di Pictures Writers è accompagnare i giovani autori e autrici emergenti nel percorso di iscrizione ai bandi ministeriali.
Tuttavia, consigliamo sempre di leggere attentamente il bando per intero: è fondamentale conoscere le regole, i requisiti e le modalità richieste.
Per questo, vogliamo darvi alcuni consigli pratici su come affrontare la lettura del bando e su quali sezioni prestare particolare attenzione.
“Ovvero” in burocrazia
Il burocratese è un linguaggio a parte, che spesso utilizza parole dal significato diverso rispetto all’uso quotidiano, sia nel parlato che nello scritto.
Un esempio evidente è l’avverbio “ovvero”: nella lingua comune, lo usiamo come sinonimo di cioè o in altre parole, mentre nel linguaggio burocratico assume un valore disgiuntivo, equivalente a o oppure oppure.
Saltare le prime pagine
Ogni legge o emendamento, prima di entrare nel merito dell’argomento trattato, deve elencare gli articoli precedenti a cui fa riferimento, un processo simile a quanto accade in una bibliografia, dove vengono citati i lavori precedenti.
Le prime pagine di un testo legale sono facilmente riconoscibili per l’uso di locuzioni referenziali iniziali come "Visto il decreto..." o "Visto l'articolo...", che servono a fare riferimento a leggi o articoli precedenti, giustificando la validità del nuovo testo o emendamento.
Queste pagine, quindi, possono essere saltate senza compromettere la comprensione del contenuto principale.
Conclusioni
In sintesi, i bandi ministeriali rappresentano una preziosa opportunità per gli autori italiani che desiderano avviare o consolidare la propria carriera nel cinema. Pur essendo caratterizzati da requisiti rigorosi e da una burocrazia complessa, con la giusta preparazione e attenzione ai dettagli è possibile accedere a contributi economici significativi che supportano la scrittura e lo sviluppo delle sceneggiature.
Ricordiamo che la partecipazione richiede non solo il possesso di specifici requisiti amministrativi, ma anche la presentazione di materiali ben strutturati, che rispettino le caratteristiche tecniche e narrative richieste dal bando. Per questo motivo, affidarsi a guide dedicate e servizi come Pictures Writers può fare la differenza nel superare gli ostacoli formali e concentrarsi sulla creatività. Tenersi aggiornati sulle scadenze e sulle novità è fondamentale per non perdere queste occasioni di crescita professionale e contribuire con passione e originalità al cinema italiano.