Non ci resta che piangere - Frame del film: lettera a Savonarola
By Lorenzo Carapezzi / Aggiornato 3 giorni fa / Sceneggiatura

Come fare ridere: I meccanismi della risata

Cos’è che ci fa ridere, davvero? Una delle risposte più oneste (e più universali) è: ci fa ridere ciò che non ci aspettiamo.

La comicità è una forma di sorpresa ben confezionata. La battuta ci accompagna lungo un sentiero logico, familiare, condiviso… e poi all’improvviso devia, salta, si capovolge. È lì che scatta la risata.

Per questo le battute comiche classiche – quelle che funzionano, quelle che ricordiamo – si fondano su meccanismi narrativi precisi, tutti costruiti attorno allo stesso principio: disattendere l’aspettativa.

Ecco allora quattro meccanismi fondamentali della comicità, spiegati in modo semplice e con esempi tratti da film che (probabilmente) hai già visto.

Il Ribaltamento

Capovolgere il senso è il meccanismo comico più classico: si parte da una situazione condivisa, logica, perfettamente normale… e si arriva a una chiusura che rovescia il significato di tutto.

La risata nasce dallo shock, dalla rottura improvvisa dell’aspettativa.

Il Sollievo

Qui la struttura è diversa: si crea un momento di disagio, tabù, tensione emotiva, e poi si chiude in modo innocuo, assurdo o banale. Quello che succede si chiama scarico di tensione.

La risata nasce dal rilassamento improvviso: eravamo pronti a qualcosa di grave, e invece...

La Superiorità

Quando qualcuno commette un errore, noi ci sentiamo superiori. È uno degli impulsi comici più antichi: la risata ci fa sentire più intelligenti, più consapevoli, più "a posto".

Il meccanismo comico si attiva proprio nella sproporzione del comportamento, nella goffaggine, nella caduta – fisica o simbolica – e nell’evidente fallimento dell’altro.

L’Incongruenza

Qui il meccanismo è più sottile, quasi logico: la battuta si basa su una sequenza coerente di informazioni, che però si chiude con un elemento che rompe la coerenza.

L’incongruenza genera un momento di corto circuito mentale… e il cervello, per scaricare, ride.

Conclusioni

Tutti i meccanismi che abbiamo esplorato – ribaltamento, sollievo, superiorità, incongruenza – ci mostrano una verità fondamentale: la comicità è un linguaggio con regole precise, anche quando sembra istintiva o improvvisata.

Ridere non è solo una reazione spontanea, è una risposta strutturata a una deviazione dalla norma. È un modo per elaborare l’assurdo, per abbassare la tensione, per sentirsi momentaneamente al sicuro, o semplicemente più furbi degli altri.

La sceneggiatura comica, quindi, non è un gioco di battute casuali: è un lavoro di precisione, dove ogni parola, pausa e gesto devono portare al momento esatto in cui la sorpresa esplode e la risata scatta.

Capire perché ridiamo ci permette anche di scrivere meglio. E quando si conoscono bene le regole, si può iniziare a romperle con stile.

La prossima volta che ridi guardando una scena, prova a chiederti: che meccanismo ha usato? Scoprirlo potrebbe essere ancora più divertente della battuta stessa.

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Lorenzo Carapezzi

La scrittura è al centro della mia vita professionale. Creo storie originali e insegno sceneggiatura a giovani talenti, aiutandoli a trasformare idee in trame e personaggi memorabili. Per me, la sceneggiatura è un'arte e una passione quotidiana.